ESG E ASSICURAZIONI, IL VALORE PER IL BUSINESS Contenuto sponsorizzato
Crif: la sostenibilità tocca il cuore industriale delle compagnie

27/10/2022
L’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile batte il tempo della sfida globale. Le assicurazioni, specialiste del rischio, non possono nascondersi: il loro ruolo, per vocazione e missione, è al centro della scena, al fianco di imprese e famiglie nella gestione dei rischi Environmental, Social e Governance (ESG). Non solo nella tradizionale funzione di protezione ma anche in quella di educazione e sensibilizzazione.
Questo grande impegno globale si traduce da un lato in requisiti normativi progressivamente più stringenti per le compagnie, dall’altro nell’opportunità di valorizzare i fattori di sostenibilità come elemento capace di migliorare il modo di fare business assicurativo. “Le compagnie possono e devono invece fare leva sulla sostenibilità per offrire protezione con un approccio win win per assicuratore e assicurato. Le potenzialità dell’ESG toccano infatti il cuore industriale del business, cioè il pricing e l’underwriting. Verifiche sul campo hanno dimostrato che i fattori ESG sono fortemente correlati al rischio assicurativo sul segmento imprese. Questo significa che le aziende più attente alla sostenibilità del proprio business si rivelano quelle più prudenti nella gestione dei rischi e quindi meno sinistrose; in sintesi i migliori clienti per le compagnie” - spiega Filippo Sirotti, Senior Offering Development Director di CRIF.
Questa correlazione riguarda i fattori ESG su tutte e tre le dimensioni della sostenibilità. Ad esempio, analisi CRIF hanno evidenziato che le aziende in possesso di certificazione ISO14001 per la gestione ambientale hanno una sinistrosità due volte inferiore alla media. O ancora, per quanto riguarda gli aspetti social e quelli di governance, le aziende certificate ISO18001 per la salute e la sicurezza dei lavoratori, così come le aziende in cui è presente una società di revisione del bilancio, mostrano performance assicurative molto migliori, con una rischiosità inferiore fino a tre o quattro volte alla media.
Attraverso la conoscenza approfondita delle caratteristiche ESG delle proprie imprese clienti, esistenti e potenziali, le Compagnie possono concretamente migliorare le tariffe e quindi redditività e competitività, premiando attraverso il pricing le aziende che hanno fatto scelte chiare di sostenibilità. Inoltre l’assicuratore può incoraggiare l’adozione di politiche e dispositivi di prevenzione, anche attraverso coperture e condizioni assicurative ad hoc che valorizzino la sostenibilità.
CRIF, da sempre impegnata nell’estrazione di valore dai dati per la costruzione di business consapevoli e sostenibili, ha predisposto un ampio data lake ESG con fonti proprietarie e open, ricco di oltre 100 variabili da cui si ricavano Kpi e score sintetici per ciascuna degli oltre 5 milioni di aziende italiane, già utilizzati da compagnie assicurative e istituti di credito. In questo contesto si inserisce anche Synesgy, la digital platform globale per la raccolta di questionari ESG che le aziende possono compilare e aggiornare in autonomia e che vengono messi a disposizione della compagnia per integrare il proprio patrimonio informativo su clienti, partner e fornitori.
La normativa europea, d’altra parte, sta affrontando in maniera decisa i temi della sostenibilità: il quadro regolamentare è in continuo cambiamento, ma ha già iniziato a rivoluzionare il modus operandi del settore assicurativo, oltre a introdurre nuove logiche e metriche di rendicontazione. Il presupposto fondamentale per muoversi con successo in questo nuovo contesto è di disporre di informazioni complete, omogenee e dettagliate, da tradurre in score e metriche ESG semplici e facilmente integrabili nei processi operativi.
In foto: Filippo Sirotti, Senior Offering Development Director di CRIF
© RIPRODUZIONE RISERVATA