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Private equity, investimenti per 3,5 miliardi di euro nel 2013

L'Aifi chiede più fiducia da parte degli investitori istituzionali verso le Pmi

Private equity, investimenti per 3,5 miliardi di euro nel 2013
Sono ripresi gli investimenti nel private equity e nel venture capital, che nel 2013 hanno quasi toccato quota 3,5 miliardi di euro in 368 operazioni, sui livelli record del 2008; tuttavia, calano a 623 milioni di euro (dai 947 milioni del 2012) le risorse raccolte sul mercato. Sono i principali risultati dell'analisi condotta da Aifi (associazione italiana del private equity e venture capital), in collaborazione con Pwc transaction services, sul mercato italiano del capitale di rischio. La raccolta totale (raccolta sul mercato e raccolta indipendente) è stata pari a 4.047 milioni di euro (+198,8%) un dato nel quale rientra però l'attività del Fondo strategico italiano, holding di partecipazioni il cui azionista di controllo è la Cassa depositi e prestiti. Per riconquistare la fiducia dei capitali internazionali - ha osservato il presidente di Aifi, Innocenzo Cipolletta (nella foto) - serve che gli investitori istituzionali italiani, in primo luogo i fondi pensione le assicurazioni, dimostrino di credere nel nostro sistema imprenditoriale e nelle opportunità di crescita nel nostro Paese, orientando la propria asset allocation verso i fondo di private equity e venture capital, che la sfrutterebbero per sostenere le Pmi. Attualmente - ha sottolineato - circa il 60% delle risorse dei fondi pensioni esteri affluisce al loro mercato dei capitali nazionale mentre in Italia arriva all'economia domestica solo il 30% delle risorse totali. Il risultato - ha concluso Cipolletta - è che il nostro risparmio privato va a sostenere le imprese straniere piuttosto che quelle italiane, oltre allo Stato, dato che i patrimoni di fondi pensione e casse di previdenza sono investiti, per oltre il 50%, in bond governativi, per lo più italiani".

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