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Moody’s declassa il debito francese

Philippe Waechter, capo economista di Natixis Asset Management, spiega il perché

Moody’s declassa il debito francese
Sarebbero tre le motivazioni fondamentali per cui la Francia ha subito il downgrade di Moody's. Il rating del debito pubblico francese è passato da Aaa a Aa1 per tre ragioni secondo Philippe Waechter, capo economista di Natixis Asset Management.
Primo, la capacità dell'economia francese di ristabilire un suo processo di crescita non è ritenuta sufficiente. La Francia sta perdendo competitività e se gli stimoli non possono arrivare dal commercio internazionale che tipo di cambiamenti il paese è pronto ad attuare sul mercato del lavoro e nel settore dei servizi per migliorare le proprie prospettive di crescita?". Su questo punto si sono concentrati diversi report: il rapporto Gallois, quello dell'Fmi (ancor più severo rispetto a Moody's) e quello dell'Economist. "Il primo - spiega Waechter - è basato maggiormente su un ruolo più forte dello Stato, gli altri due sono incentrati sulle riforme strutturali che possono permettere all'economia di essere più reattiva verso i segnali del mercato per un'allocazione delle risorse".

Secondo problema, l'attuale governo facendo seguito al precedente ha deciso di ridurre il rapporto tra deficit pubblico e Pil dal 4,5% del 2012, al 3% del 2013 per arrivare allo 0,3% entro il 2017, ma i dati aggregati sulla crescita (0,8% nel 2013 e 2% nel 2014) "non sono considerati credibili da Moody's" che ora dà ragione a quegli economisti che in questi mesi hanno sostenuto che "politiche
di austerità applicate in uno scenario molto debole portano sempre a performance economiche deboli e recessione".
Infine Moody's avanza dubbi sulla capacità del Paese di assorbire un eventuale shock negativo
proveniente dall'area Euro, ad esempio a seguito di ulteriori downgrade di altri paesi.

Ma dato questo scenario, verrebbe da dire, come mai il downgrade è di un solo notch? Secondo Waechter le ragioni vanno ricercate da un lato nell'ampia diversificazione dell'economia francese - e quindi nella sua capacità di resistere a un contesto macroeconomico debole - dall'altra "nei recenti impegni presi dal governo per migliorare la situazione delle società industriali e per intraprendere riforme strutturali soprattutto nel mercato del lavoro".
Se le dichiarazioni del presidente Hollande in proposito troveranno concretamente seguito "le prospettive di crescita di medio e di lungo termine potranno migliorare" - sostiene Waechter - tuttavia Moody's sembra preoccupata della possibilità che l'esecutivo e il tessuto sociale francese si oppongano a cambiamenti tanto rapidi, e per questo mantiene un outlook negativo.

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