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Disastro del Giglio, maxi risarcimento per Costa Crociere

Le compagnie di assicurazione avrebbero pagato 380 milioni di euro per la perdita della nave

Disastro del Giglio, maxi risarcimento per Costa Crociere
Un danno risarcito con 380 milioni di euro. Ammonterebbe a questa cifra, infatti, l'indennizzo che Costa Crociere e la sua controllante Carival avrebbero ottenuto dalle compagnie di assicurazione per la perdita della nave, dopo il famoso naufragio della Concordia avvenuto al largo dell'isola del Giglio. A diffondere la notizia, poco prima dell'inizio del secondo giorno di udienza preliminare nel processo per far luce sul disastro, è stato il pool di avvocati di Giustizia per la Concordia, composto da 30 legali che assistono 100 naufraghi.

Gli avvocati ricordano di aver chiesto la citazione di Costa Crociere a responsabile civile, spiegando che è loro intenzione far basare i risarcimenti per i naufragi (da 500 mila a un milione di euro a testa) secondo un criterio di riconoscimenti di danno punitivo. A prendersela con la compagnia di crociere è anche l'avvocato Francesco Pepe, difensore del capitano Francesco Schettino, che ha definito ridicolo che Costa chieda di essere parte civile nel processo per la perdita della nave. Il danno è stato già risarcito nel maggio 2012", mostrando poi un documento United States Securities and Exchange Commission, da cui emerge il risarcimento già ottenuto.

A stretto giro è giunta anche la replica di Costa Crociere, per bocca dell'avvocato Alessandro Carella. "Dal momento che l'assicuratore non ha chiesto i danni direttamente agli imputati - ha spiegato il legale - lo ha dovuto fare Costa Crociere costituendosi parte civile. Le somme eventualmente recuperate da Costa al termine del processo - ha concluso Carella - verranno restituite alle assicurazioni". Il risarcimento, ha sottolineato l'avvocato, "è una questione prevalentemente tecnica".

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